Secondo alcuni esperti l’imbiancatura decorativa ha origini molto antiche e cioè nel rinascimento. Anche se alcuni dicono che addirittura la vera origine di questa pittura servirebbe a molto tempo prima soprattutto per quanto riguarda le pareti.
In ogni caso parliamo di una modalità di decorazione che nel tempo si è evoluta nel senso che si è affinata e perfezionata per diventare quella che conosciamo oggi.
Diciamo che una pittura decorativa e quella tipologia che viene utilizzata per trasformare l’aspetto di una qualunque superficie al di là di quale sia la sua dimensione, con lo scopo di abbellire il supporto esistente, ma anche di rafforzare la durata e la resistenza del rivestimento sul quale verrà applicato.
Questa è una soluzione che può essere utilizzata in tante maniere diverse e su superfici che di solito sono esposte a impatti come per esempio sedie, tavoli mobili o pavimenti, però anche su superfici non percorribili.
Ma di sicuro le pareti sono tra le superfici dove la pittura decorativa ha più successo essendo più utilizzata di più come rivestimento.
Si tratta di un lavoro che viene fatto in molte attività commerciali ma anche in molte abitazioni domestiche all’interno: mentre per quanto riguarda l’esterno l’ambito di applicazione è minore, semplicemente perché non tutte le imbiancature sono adatte per applicare all’aperto in quanto non sono resistenti ai raggi del sole, e alle altre intemperie climatiche.
Una cosa è certa e cioè che la pittura decorativa permette di coprire un ampio ventaglio cioè di disegni che di stili che di texture: ed ecco perché sarà quasi impossibile ripetere le stesse finiture, nel senso che ci sarà sempre una sfumatura che fa la differenza tra una superficie e un’altra.
Possiamo quindi dire che le scelte che si possono fare sono sempre diverse le quali dipendono dalla tecnica, ma anche dal colore della pittura e dalla modalità di applicazione dello stesso prodotto, i quali sono tutti fattori che distingueranno la finitura conclusiva.
Ribadiamo però il fatto che, seppur le pareti sono le superfici preferite, per chi utilizza questa tecnica i benefici li potrà avere anche su tetti, pavimenti e mobili
Vantaggi principali di queste soluzioni
Considerando che ci sono varie alternative Diciamo che ognuna di esse può portare a dei benefici specifici nel senso che alcune di queste pitture possono essere utilizzate sia all’esterno che all’interno, mentre altre hanno proprietà impermeabili, o ancora ce ne sono alcune che riescono a creare finiture ossidate o metalliche.
In definitiva le opzioni sono tante: ed ecco perché sarà importante valutare anticipatamente le esigenze di ogni singolo rivestimento, nel senso che è chiaro che non possiamo paragonare la parete di un bagno esposta continuamente all’umidità, a una relativa a una stanza.
L’importante è comunque rivolgersi a un professionista nel momento in cui prendiamo la decisione di applicarla alla nostra abitazione perché lui ci spiegherà quelle che sono le combinazioni che si possono creare, giocando con colore ed effetti, proprio perché ci possono essere soluzioni più audaci e altre più convenzionali.
Forse non sapevi che?
Lo stucco veneziano è una tecnica di rifinitura che usa strati di stucco applicati con una spatola, per rendere su una superficie liscia l’effetto del rilievo.
Numerosi sono i nomi che identificano questo prodotto: calce rasata, rasatura, grassello di calce, stucco veneziano, e stucco a calce. Alla base il prodotto è sempre lo stesso.
Ottenuto dalla miscela di grassello di calce, miscela di calce aerea ed acqua, con una polvere impalpabile di marmo, è un prodotto che permette di ottenere una finitura gradevole e pregiata, tipica della storia veneziana e delle ville venete.
L’effetto liscio e lucido si ottiene stendendo dalle due alle tre mani di prodotto di intonaco a calce fine o su marmorino. La pasta stesa e lisciata con la spatola permette alla polvere di marmo di penetrare nella massa di calce, in modo tale che più viene schiacciata più la finitura ottenuta diviene lucida. (Wikipedia)